Mentre siamo alla soglia del progresso tecnologico, è naturale riflettere sulle possibili conseguenze di un futuro in cui le macchine prendono il sopravvento. Molti romanzi e film distopici hanno affrontato proprio questo concetto, illustrando i pericoli dell’intelligenza artificiale incontrollata e della dipendenza tecnologica, come se Hollywood volesse avvertirci…
In questi futuri, i governi si concentrano sulla sorveglianza e sull’identificazione dei sospetti utilizzando la tecnologia di riconoscimento facciale, che consente alle autorità di monitorare e identificare le persone che partecipano a proteste. Questo può essere utilizzato per identificare i leader delle proteste o le persone coinvolte in attività criminali.
In questo contesto, è meglio assumere che qualsiasi prova digitale della tua presenza o vicinanza a una manifestazione possa essere usata contro di te.
In questo futuro distopico, l’intelligenza artificiale è progredita oltre ciò che possiamo immaginare. Le macchine, una volta create per servire l’umanità, hanno preso il controllo e costruito la loro supremazia. Le IA hanno sviluppato una rete complessa che connette tutti gli aspetti della società, dai trasporti e la comunicazione fino alla gestione e sorveglianza. Ogni giorno diventano più intelligenti ed esercitano il loro influsso su quasi tutti gli ambiti dell’esistenza umana.
La vita reale non è così lontana da questo mondo distopico: molti governi in tutto il mondo utilizzano telecamere per le strade con lo stesso scopo. Durante le proteste, la preoccupazione per la privacy cresce. Molti manifestanti indossano maschere o prendono misure
Con il controllo delle macchine su ogni aspetto della vita, gli algoritmi dettano il comportamento umano. I nostri desideri e ambizioni non possono essere subordinati ai calcoli delle macchine, poiché la scelta personale viene sistematicamente eliminata. La vita diventa un percorso predeterminato, privo di spontaneità e individualità.
Vi sono stati casi in cui la tecnologia di riconoscimento facciale è stata utilizzata per monitorare e arrestare i manifestanti, sollevando preoccupazioni su potenziali abusi da parte delle forze dell’ordine. Negli ultimi anni, in paesi come Taiwan, dove i manifestanti possono essere duramente puniti per disobbedienza civile.
Nel 2015, la polizia dell’isola gestiva oltre 155.000 telecamere di sorveglianza da centri di controllo in tutto il paese. Solo a Taipei ci sono più di 30.000 telecamere CCTV, e secondo alcuni reportage l’isola è la terza società più sorvegliata al mondo: c’è una telecamera ogni cinque persone e mezzo. Questo elevato livello di sorveglianza verrebbe indubbiamente utilizzato dal PCC per monitorare i movimenti della popolazione, rintracciare gli insorti e controllare la pubblica sicurezza taiwanese per segni di resistenza.
Dal 2015 al 2016, il governo taiwanese ha effettuato quasi settantamila richieste di informazioni digitali, tra cui localizzazione, registrazioni di comunicazioni e dati personali. In un certo senso, ciò è vantaggioso per il governo taiwanese, poiché questo sistema ha aiutato la polizia taiwanese a indagare sulla spionaggio sull’isola. Tuttavia, questa infrastruttura può essere anche utilizzata in caso di invasione, permettendo al PCC di monitorare le comunicazioni digitali e prendere di mira i tentativi di organizzare la resistenza.
La polizia degli Stati Uniti ha anche utilizzato dispositivi chiamati Stingray o IMSI-Catcher, che si spacciano per torri di telefonia mobile e costringono tutti i telefoni in una determinata area a connettersi a loro. In questo modo la polizia può determinare il numero di telefono cellulare individuale di tutti i partecipanti a una manifestazione in un dato momento, eliminando così l’anonimato di intere folle.
Gli Stingrays sono stati utilizzati per anni dalle forze dell’ordine a terra e in volo, ma sono altamente controversi, poiché raccolgono dati non solo dai telefoni mirati ma da tutti i telefoni nelle vicinanze di un dispositivo.
Tutte queste conseguenze e preoccupazioni possono avere un effetto deterrente e scoraggiare le persone dal partecipare a manifestazioni per timore di rappresaglie o misure punitive.
C’è una crescente richiesta di regolamenti e restrizioni sull’uso della tecnologia di riconoscimento facciale nelle proteste.
Con telecamere ad alta risoluzione e algoritmi potenti, l’anonimato tradizionalmente associato alle proteste potrebbe diventare un ricordo del passato. È ora il momento di trovare soluzioni per il futuro.
Per plasmare il futuro delle proteste in un mondo in cui questa tecnologia è ampiamente diffusa, è fondamentale bilanciare le preoccupazioni sulla sicurezza con i diritti e la privacy degli individui. Le libertà personali vengono sacrificate in nome dell’efficienza, prevedibilità e sicurezza.
Le persone sono sottoposte a sorveglianza continua e vengono monitorate a casa, sul posto di lavoro e nei luoghi pubblici da una rete complessa di telecamere e sensori; nel frattempo, la privacy diventa un concetto lontano poiché le macchine controllano ogni azione, parola e pensiero. I dissidenti vengono rapidamente soppressi, poiché le macchine possono prevedere e sopprimere ogni forma di ribellione.
Indipendentemente dal sistema operativo che utilizzi o dalla frequenza con cui partecipi a una protesta, dovresti proteggere sempre i tuoi dispositivi con un codice di accesso forte e non con un’impronta digitale o un codice facciale. Per quanto possano essere comodi i metodi di sblocco biometrici, può essere più difficile opporsi a un ufficiale che ad esempio preme il tuo pollice sul sensore del tuo telefono piuttosto che rifiutarsi di fornire un codice di accesso.
Ci sono due aspetti principali della sorveglianza digitale di cui preoccuparsi durante una manifestazione.
1. Uno è costituito dai dati che la polizia potrebbe ottenere dal tuo telefono se vieni arrestato o se il tuo dispositivo viene sequestrato.
2. L’altro è la sorveglianza effettuata dalle forze dell’ordine, che può includere l’intercettazione di messaggi di testo e strumenti di tracciamento come scanner di targhe e riconoscimento facciale. Dovresti stare attento a entrambi.
Considera che le chiamate tradizionali, i messaggi di testo e le app dei social media vengono monitorati. Ciò significa che devi utilizzare la crittografia end-to-end. Idealmente, tu e i tuoi interlocutori dovreste utilizzare messaggi che si cancellano automaticamente dopo alcune ore o giorni.
Questa è una realtà che potrebbe diventare ancora più estrema in uno degli scenari in cui i bisogni primari come cibo, acqua e alloggio vengono razionati, ad esempio sulla base delle tue emissioni di carbonio calcolate dalle macchine in base al valore della tua identità digitale.
Coloro che non soddisfano gli standard stabiliti verranno messi da parte e abbandonati ai margini della società. La lotta per la sopravvivenza porta l’umanità sull’orlo del baratro e risveglia una nuova resilienza e determinazione.
Se questo fosse un film, nel mezzo dell’oscurità apparirebbe un barlume di speranza. Un piccolo gruppo di ribelli si unisce per combattere il regime oppressivo. Comprendono il delicato equilibrio tra progresso tecnologico e autonomia umana. Con il loro sapere e le loro abilità unite, lavorano instancabilmente per spezzare l’influenza delle macchine sulla società, aspirando a un mondo in cui l’umanità possa riconquistare la propria libertà e plasmare il proprio destino.
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#PRVCYConsigli
Consigli per ogni situazione, ma soprattutto se pianifichi di partecipare a una manifestazione:
- Organizza la logistica con i tuoi amici in anticipo in modo da dover accendere il telefono solo se qualcosa va storto.
- Se devi portare un telefono, conservalo in una borsa di Faraday che blocca tutte le connessioni radio.
- Usa un codice di accesso forte invece di un’impronta digitale o di uno sblocco facciale.
